Di Vittorio e l’Unità d’Italia

Gennaio 7, 2012

DI VITTORIO E L’UNITÀ D’ITALIA FONDATA SUL RISCATTO DEI LAVORATORI E DEL SUD

Foggia

Il tema dell’Unità nazionale è parte integrante del lavoro e della passione civica e politica di Giuseppe Di Vittorio, come risulta evidente nella lotta per i diritti dei lavoratori, nell’attività di tutela della democrazia dal fascismo, nel decisivo contributo alla formulazione della Carta Costituzionale.

Il suo impegno per il bene comune è di grande insegnamento in un’epoca, la nostra, fatta di particolarismi, di chiusure, di benessere unicamente privato, di corporativismi, di corruzione e rivendicazioni personali o di parte.

Obiettivo principale del lavoro di Giuseppe Di Vittorio è riassumibile con la parola “diritti”, nella convinzione che la salvaguardia e il riconoscimento degli stessi, soprattutto quelli a tutela degli ultimi, ha per conseguenza lo sviluppo sociale, culturale, civile ma anche economico dell’Italia tutta.

Vogliamo ricordare, a mo’ di esempio, il lavoro svolto nel secondo dopoguerra dal fondatore della Cgil con l’ideazione del Piano del Lavoro. L’obiettivo di fondo che lo mosse fu la rinascita di un Paese intero partendo dalla salvaguardia del lavoro, dal riscatto del Mezzogiorno e dei diritti dei lavoratori, ritenendo sempre che soprattutto questi ultimi sappiano intendere la propria coscienza di classe quale coscienza di una nazione unita e solidale: Quanto superiore è la classe operaia! Quanto superiori sono i lavoratori, milioni dei quali soffrono la fame, e che di fronte a questi grandi problemi, non sanno concepire la tutela dei propri interessi, la rivendicazione dei propri diritti se non in funzione di uno sviluppo e quindi di un beneficio di tutta la società nazionale italiana (G. Di Vittorio, Milano 1950).

Il tema dell’Unità d’Italia, ancora oggi, non può essere separato dal tema della crescita civile del Paese, della salvaguardia dei diritti degli ultimi, della solidarietà sociale.

Sia la festa occasione di memoria e di rafforzato impegno per un rinnovato Patto Sociale di Cittadinanza aperto e solidale, di comune responsabilità e dei lavoratori e delle classi dirigenti in vista di un nuovo Risorgimento della coscienze.